L’isolamento acustico non è solo un argomento tecnico, legato all’edilizia, ai materiali di costruzione, alle tecniche di nuova generazione, ma anche un elemento che impatta in modo diretto con la qualità della nostra vita.

Tutti noi, una volta chiusa alle spalle la porta di casa, desideriamo un po’ di pace e di silenzio, in particolare dopo una giornata di lavoro stressante.

Raggiungere il divano, togliersi le scarpe, sdraiarsi e rilassarsi qualche minuto è quasi un passaggio obbligato, prima di dedicarsi a tutto ciò che va fatto in casa.

Non c’è niente di più fastidioso di essere svegliati durante il riposino, o di notte, dai rumori provenienti dalla strada.

Ma cos’è l’isolamento acustico, e come si può intervenire per migliorarlo?

Prima di scendere nel dettaglio, per vedere come migliorare l’isolamento acustico di casa, è importante offrirti una panoramica generale sul quadro normativo che regolamenta questa questione.

Inquinamento e isolamento acustico: normative vigenti

Con la legge n.447 del 26 ottobre 1995 l’Italia ha introdotto una legge quadro sull’inquinamento acustico, nella quale viene fornita anche una definizione molto chiara del problema.

Con inquinamento acustico, infatti, si fa riferimento alla

“introduzione di rumore nell’ambiente abitativo e nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane,
pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”

Come vedi, il Ministero mette subito in evidenza l’impatto che l’inquinamento acustico ha sulla salute degli uomini, sottolineando quanto sia importante ridurlo entro valori massimi accettabili.

Nello specifico, la legge indica anche i valori tollerabili sia a finestra aperta che a finestra chiusa, perché gli infissi rappresentano una delle prime misure di schermatura per un corretto isolamento acustico.

Isolamento acustico e infissi: effettuare un controllo di qualità

Ciò che dovresti sapere è che, in realtà, non sono solo i vetri il vero problema di un isolamento acustico efficiente.

La prima causa del cattivo isolamento acustico è la qualità degli infissi, che se non garantiscono un livello soddisfacente, presenteranno delle fughe acustiche.

Dovresti, per questo, effettuare una bonifica acustica totale, eliminando gli spazi che permettono al rumore di invadere gli ambienti della tua casa, verificando i seguenti elementi degli infissi:

  • Rigidità della lastra;
  • Spessore del vetro;
  • Spessore del vetrocamera;
  • Presenza di gas nel vetrocamera;
  • Corretta sigillazione dell’infisso.

Come avrai capito, è importante migliorare l’isolamento dei vetri, ma i fastidiosi rumori potrebbero propagarsi anche attraverso le guarnizioni, il telaio e il cassonetto.

Come migliorare l’isolamento acustico dei tuoi infissi

La soluzione più efficace per migliorare l’isolamento acustico è ovviamente quella di acquistare infissi moderni con taglio termico e doppi o tripli vetri, che grazie alla presenza di aria (o gas argon) nell’intercapedine ostacolano la trasmissione di suoni e vibrazioni.

In alcuni casi, ti sarà possibile anche installare le tende interne al vetrocamera, così riuscirai ad ottenere un migliore isolamento acustico e a garantire la tua privacy.

Se cerchi un’alternativa più economica, potresti isolare la finestra con del silicone sigillante trasparente nei punti dove ci sono fughe acustiche.

Un’altra scelta pratica è quella di installare guarnizioni tecniche agli infissi, con guaine ad altissima massa specifica e spugne anti-riverbero.

In questo modo, non sarai costretto a sostituire i serramenti e riuscirai ad ottenere comunque una discreta insonorizzazione degli ambienti

Isolamento acustico e benessere psico-fisico

L’inquinamento acustico, ormai si sa, rappresenta non solo un grave problema ambientale, ma ha un elevato impatto anche sulla salute della popolazione.

Molte ricerche hanno individuato ed evidenziato gli effetti nocivi che gravano su chi è esposto a volumi alti o a rumori costanti: danni fisici, emotivi e disturbi nelle attività.

Le complicazioni fisiche possono essere sia uditive, quindi a rischio del nostro orecchio, che extrauditive, come l’aumento della pressione arteriosa, i disturbi dell’apparato gastrointestinale e le alterazioni del sistema nervoso centrale.

I danni emotivi sono riconducibili all’esposizione costante al rumore che è fonte di stress. Veniamo pervasi da un senso di insofferenza perché veniamo disturbati mentre tentiamo di comunicare o di svolgere le nostre attività.

Non riusciamo a concentrarci o a dormire adeguatamente per il tempo necessario al nostro organismo.

Quindi, visto che non possiamo controllare i rumori in strada, forse è il caso di migliorare l’isolamento acustico di casa, in modo da ridurre gli effetti almeno quando ci troviamo nella nostra abitazione.