Un interior designer è un professionista che si occupa della progettazione e dell’arredamento di spazi interni.
Deve essere in grado di visualizzare le esigenze dei vari ambienti e trovare soluzioni in grado di migliorare il comfort abitativo.
Alcune delle sue competenze consistono nello scegliere materiali e colori adatti, valutare un arredamento funzionale, avere idee creative e versatili, rendere gli ambienti efficienti ed esteticamente di impatto.
Di certo, sono necessarie attitudine e passione per la moda, l’architettura e le nuove tendenze, per essere sempre aggiornati e mai banali.
Tutte le conoscenze tecniche e professionali serviranno all’interior designer per soddisfare le esigenze del suo cliente e, dopo una prima consulenza, potrà iniziare la progettazione degli interni, dalla disposizione dei complementi d’arredo ai materiali, dai colori alle luci.
Vediamo in questo articolo come diventare interior designer e quale percorso formativo intraprendere.
Interior designer: percorso formativo
Il termine design è una parola anglosassone che in italiano vuol dire “progetto” e, in base a ciò che si progetta, assume un significato specifico.
L’interior design è appunto la progettazione degli interni e, per questo motivo, sarebbe ideale scegliere un percorso di studi dove la progettazione venga trattata in tutte le sue sfaccettature: normative, socio-economiche, strutturali, ergonomiche, antropometriche, ambientali, storiche, creative e provocatorie.
Per diventare interior designer occorre avere una laurea, un diploma o una qualifica rilasciati da un ente riconosciuto e certificato, che sia attraverso un’Università oppure corsi di formazione privati.
L’Istituto pubblico o privato dovrebbe seguire un piano di studi basato su un documento, la Carta ECIA, sviluppato dall’ECIA – Consiglio Europeo degli Architetti di interni e designers.
Gli scopi e gli obiettivi della Carta ECIA sono quelli di fornire delle linee guida, utili a definire le competenze necessarie alla formazione di un interior designer qualificato nella professione di Architettura di Interni.
Il documento viene aggiornato periodicamente con le discipline, gli argomenti e le tematiche minimi da mettere in programma per ottenere una formazione adeguata in materia di progettazione degli interni a livello Europeo.
Inoltre, un professionista o uno studente potrà accreditarsi presso l’AIPi, l’Associazione Italiana Progettisti d’interni (membro dell’ECIA), l’unica Associazione Nazionale nel campo dell’Interior Design, organizzata sul territorio per Delegazioni Regionali.
Infine, un percorso formativo non può dirsi completo senza un’esperienza lavorativa sul campo, capace di arricchire di competenze pratiche il bagaglio di conoscenze teoriche.
Diventare un Interior Designer: aree di studio
Tra le materie di studio da tenere in considerazione per diventare un interior designer ci sono alcune aree tematiche minime da rispettare al fine dell’accreditamento:
- storia e teoria dell’architettura moderna, degli interni, del design e delle arti attinenti;
- abilità nel design di oggetti, nozioni di industrial design;
- scienze dei materiali costruttivi e di rifinitura;
- relazione tra uomo e spazio con attenzione all’etica ambientale, alle scienze antropometriche ed ergonomiche;
- elementi di progettazione degli impianti tecnologici e della domotica;
- legislazione attuale in materia di progetto, sicurezza, salute e benessere per edifici e interni;
- abilità di trasmettere il design degli interni attraverso la parola, gli scritti e le immagini;
- percorso pratico, stage formativo, presso studi e/o aziende che lavorano nel campo;
- conoscenza e abilità nel progettare attraverso i sistemi informatici attuali (es. CAD), e sviluppo dell’abilità nella modellazione 3D e relativo realizzo dell’elaborato fotorealistico.
Dove studiare per diventare Interior Designer: università Pubbliche e Enti Privati
In tempi meno recenti, il percorso per diventare Interior Designer passava dalla Facoltà di Architettura, fino a quando, nel 1993, il Politecnico di Milano diede il via al primo corso di laurea in Disegno Industriale.
Nel 2000, il corso divenne la Facoltà di Design, attualmente conosciuta come Scuola di Design.
Da quel momento, le Università pubbliche che hanno istituito corsi per diventare Interior Designer sono aumentate sempre più.
La classifica Censis delle Università Italiane (2020/2021) riporta una suddivisione per indicare le migliori nell’ambito di Arte e Design:
- Atenei Statali – lauree biennali: ai primi tre posti troviamo il Politecnico di Milano, Iuav di Venezia e Università di Bologna;
- Atenei Statali – lauree triennali: i primi tre posti sono assegnati a Iuav di Venezia, Università di Ferrara e Politecnico di Bari.
Ricordiamo anche che in molte città italiane esistono delle Accademie delle Belle Arti pubbliche e private, legalmente riconosciute.
Per quanto riguarda gli istituti privati, la stessa classifica Censis riporta come migliori in ambito Arte e Design:
- Atenei non statali – lauree biennali: Bolzano, Milano Cattolica, Milano IULM e Benincasa di Napoli;
- Atenei non statali – lauree triennali: Bolzano, Milano IULM, Milano Cattolica, Roma Link Campus, Benincasa di Napoli e Kore di Enna.
Vi segnaliamo che esistono corsi di formazione relativi al Design offerti anche da:
- Istituto di Design Polo Michelangelo;
- Università Europea del Design di Pescara;
- Poliarte di Ancona, ovvero Accademia di belle arti/design;
- Nad, Nuova Accademia Del Design a Verona e Milano;
- Cappiello, Accademia di Design & Comunicazione a Firenze;
- IED (Istituto europeo design);
- ISIA (Istituto superiore per le industrie artistiche) presente in diverse province italiane.
Oltre alla formazione, per questa professione è importante considerare l’aggiornamento costante per stare al passo con l’evoluzione del settore, delle tecnologie e dei materiali.
Ma non solo, poiché al giorno d’oggi è fondamentale conoscere anche le novità normative del Paese in campo ambientale.
Quali sono le associazioni riconosciute
Come abbiamo già accennato nel caso dell’ALPi, far parte di un’associazione riconosciuta è molto importante per lo sviluppo della professione di Interior Designer.
Essere un socio accreditato offre vari vantaggi tra i quali una maggiore visibilità e sicurezza, garantite da un ente che tutela il cliente grazie al proprio operato nel settore.
Oltre all’ALPi, altre associazioni nell’ambito dell’interior design sono:
- AIAP, Associazione italiana design della comunicazione visiva;
- ADI, Associazione per il disegno industriale;
- AIS/Design, Associazione italiana degli storici del design;
- AILD, Associazione italiana Lighting Design;
- SID, Società Italiana di Design;
- Associazione Design for all Italia;
- IDI, Italian Design Institute.
Conclusione
Queste sono le informazioni di base necessarie per capire come diventare un interior designer, dedicandosi a questa professione con competenza e serietà.
Inoltre, comprendere che si entrerà a far parte di una squadra, dove il progettista è uno dei tasselli portanti, è indispensabile per riuscire a interpretare le esigenze più diverse e soddisfare ogni cliente.