Gli infissi in legno hanno un fascino innegabile, superiore rispetto alle alternative più moderne, come il PVC o l’alluminio. Non è un caso, infatti, che anche queste soluzioni ricorrano spesso ad una copertura in legno, per poterne sfruttare la bellezza e la resa estetica.
A questo proposito, ti consigliamo di leggere il nostro articolo nel quale indichiamo pro e contro degli infissi in alluminio, PVC e legno.
Il legno, però, necessita di una manutenzione periodica per preservarne la bellezza estetica e la funzionalità, perché è più vulnerabile alle intemperie e agli agenti atmosferici.
La cadenza con la quale scandire gli interventi da effettuare verrà valutata in base alla zona climatica e alla tipologia degli infissi.
Essendo le finestre in legno costose e pregiate, si tende a mettere in campo una serie di pratiche preventive, per evitare che si rovinino troppo. In casi estremi, poi, si procede con un vero e proprio restauro.
Vediamo come manutenere e restaurare gli infissi in legno, in modo ottimale.
Prevenire l’usura
Tutti gli infissi hanno bisogno di una manutenzione periodica per prevenire l’usura, ma quelli in legno sono realizzati con un materiale naturale soggetto, col tempo, a deformazioni e deterioramento, quindi necessitano di particolari accorgimenti precauzionali.
Per prevenire l’usura è molto importante effettuare la pulizia dalla polvere. Questa è un’accortezza che spesso viene sottovalutata, ma bisogna ricordare che quei piccoli granelli sono anche residui acidi di agenti inquinanti, che corrodono il legno.
Per pulire gli infissi in legno è consigliato l’utilizzo di prodotti naturali e di spazzole con setole morbide. Sarebbe meglio evitare i prodotti chimici ma, se non fosse possibile, almeno sceglierne di non corrosivi, come l’ammoniaca, la candeggina o l’alcool, ad esempio.
Si può usare il vapore, ma mantenendo la spazzola a una distanza di sicurezza di circa 30 cm per evitare che il legno si deformi o distacchi.
Per le parti in metallo, come le maniglie e le cerniere, esistono sul mercato tanti prodotti non corrosivi, che non alterano la patina protettiva, ma l’ideale sarebbe utilizzare saponi neutri e stracci morbidi.
Per completare al meglio la prevenzione all’usura, è indicato effettuare l’ingrassaggio delle cerniere, maniglie e giunture, almeno una volta l’anno.
In questo caso è sconsigliato usare spray sbloccanti, che creano attrito tra le parti meccaniche in movimento e optare per l’utilizzo di vaselina o grasso.
Ritocco periodico
Gli infissi in legno andrebbero ritoccati una o due volte all’anno, in base ai danni visibili come graffi, imperfezioni ed ammaccature, e tenendo conto anche delle caratteristiche dell’infisso, come il tipo di pittura e di legno.
Prima di verniciare, bisognerà pulire e asciugare bene, scartavetrare alcune aree più rovinate, spolverare e proteggere con carta gommata sia i vetri che le parti metalliche, se il ritocco verrà effettuato vicino a quei punti.
A questo punto, andrà applicata una mano di vernice con un pennello a setole morbide, che garantisce una stesura omogenea. Si lascerà asciugare e si procederà con una seconda mano di vernice dopo 12 ore.
Verniciatura completa
Ogni 3 o 4 anni, a seconda dell’usura e dell’esposizione agli agenti atmosferici, si procede con la verniciatura completa degli infissi. In questi casi, si può anche pensare di cambiare finitura, scegliendo un colore differente.
Essendo un’operazione un po’ più lunga rispetto al ritocco, converrà smontare la finestra in legno e poggiarla su due cavalletti, così da avere più possibilità di movimento.
Prima di iniziare, bisognerà scegliere il colore più adatto alle nostre esigenze, comprare la vernice e i pennelli adeguati.
È consigliato sempre ricoprire vetri e ferramenta con la carta gommata e soprattutto pulire a fondo la superficie e grattare con la carta vetro per eliminare le imperfezioni.
A questo punto si potrà procedere con due passate di vernice e poi lasciar asciugare bene prima di rimontare l’infisso.
Restauro infissi in legno: quando e come realizzarlo
Il restauro è una fase più elaborata della semplice verniciatura completa. Si tratta di riportare a nuova vita vecchi infissi ormai molto consunti e rovinati.
Si procede con la rimozione degli infissi dal telaio, facendo molta attenzione ai vetri e alle parti metalliche. Si poggia l’infisso su due cavalletti e si procede per step:
- Rimuovere interamente la vernice applicando uno sverniciatore;
- Levigare il legno;
- Rimuovere eventuali parti di legno marcito;
- Trattare le parti danneggiate con un conservante per il legno e applicare un antitarlo;
- Livellare fenditure e crepe con un buono stucco;
- Scartavetrare e applicare un impregnante che protegga l’infisso dagli agenti atmosferici;
- Spolverare e procedere con la prima mano di vernice, diluita con acqua ragia;
- Lasciare asciugare, carteggiare e procedere con la seconda mano di vernice, non diluita;
- Lasciare asciugare, reinserire vetri e ferramenta e rimontare.
Sostituire gli infissi espone il consumatore a sostenere dei costi, più o meno elevati a seconda del prodotto scelto.
Nel caso specifico, gli infissi in legno sono mediamente più costosi rispetto a quelli realizzati con altri materiali, e necessitano, come illustrato in questo articolo, di maggiore attenzione e di una manutenzione costante e complessa.
Si tratta, in fondo, di un materiale naturale e in alcuni casi anche molto pregiato, ma il calore e la bellezza estetica che riescono a raggiungere non ha paragoni.
Meglio averne cura.